LOGO-LUINETTI_NERO1LOGO-LUINETTI_NERO1LOGO-LUINETTI_NERO1LOGO-LUINETTI_NERO1
  • Home
  • Chi Siamo
    • Sostenibilità
    • Luinetti Academy
  • Servizi
    • Acustica
    • Sicurezza
    • Energetica
    • Ambiente
    • Antincendio
  • Bilancio di Sostenibilità
  • ESG
    • Multiutility
    • Settore Immobiliare
    • General Contractors
  • News
  • Contattaci
Ascolta ESG radio
✕
Una Ai sostenibile: le nuove opportunità tecnologiche e le sfide personali
Luglio 25, 2025

COP30 di Belém: se non ora, quando? Una riflessione che dobbiamo a noi stessi

Dieci anni dopo l’Accordo di Parigi, ci ritroviamo a guardare la realtà negli occhi:
stiamo fallendo.
Il limite di 1,5°C non è un obiettivo distante: è un obiettivo che ci sta scivolando dalle mani, ogni anno un po’ di più.

Il Global Carbon Project ce lo dice chiaramente: nel 2025 le emissioni da fonti fossili toccheranno un nuovo record storico.
Altro che decarbonizzazione.
Altro che transizione.
Stiamo ancora accelerando nella direzione sbagliata.

E mentre il mondo discute, litiga, rimanda, negozia su dettagli e cavilli, la temperatura continua a salire.
Non è un’opinione.
Non è un dibattito politico.
È fisica. È scienza. È realtà.

A Belém i negoziati sono in stallo: ma noi possiamo permettercelo?

Alla COP30 c’è stato perfino uno stallo sull’ordine del giorno.
Pensiamo bene a cosa significa:

➡ mentre la foresta amazzonica brucia,
➡ mentre i mari si riscaldano come mai prima,
➡ mentre fenomeni estremi devastano intere regioni,

… il mondo non riesce nemmeno a decidere da dove iniziare la discussione.

Non è una critica sterile.
È un dato di fatto.
Ma è anche uno specchio.
Perché la verità è che questo ritardo istituzionale riflette esattamente la nostra lentezza collettiva nell’accettare ciò che va fatto.

Solo 113 Paesi hanno presentato i nuovi NDC. Troppo pochi. Troppo deboli. Troppo tardi.

I contributi climatici nazionali (NDC) dovevano essere il cuore dell’Accordo di Parigi.
Dovevano crescere nel tempo.
Dovevano segnare una traiettoria di responsabilità.

E invece?

113 Paesi su quasi 200 li hanno aggiornati.
Molti con obiettivi ancora insufficienti.
Molti altri, addirittura, senza un piano.

Possiamo ancora fingere che tutto questo sia normale?
Possiamo davvero continuare a far finta che la nostra vita, la nostra economia, i nostri figli, non paghino un prezzo altissimo per ogni scelta rimandata?

L’Europa prova ad accelerare. Il resto del mondo frena. E noi?

Il Parlamento europeo ha appena approvato un taglio del 90% delle emissioni entro il 2040.
È un segnale forte.
Giusto.
Coraggioso.

Ma fuori dall’Unione Europea, petrolio, gas e carbone crescono ancora.
E cresceranno anche nel 2025.

E allora la domanda è semplice:

Cosa vogliamo fare davvero?
Come cittadini, come professionisti, come aziende, come decisori?

Serve un accordo globale. Serve coraggio. Ma serve soprattutto dire la verità.

La verità è che non possiamo più aspettare.
Non possiamo più compensare con promesse future ciò che non stiamo facendo oggi.
Non possiamo più delegare la speranza a un vertice internazionale, come se fossero “gli altri” a dover risolvere il problema.

Siamo tutti responsabili.
Siamo tutti coinvolti.
Siamo tutti parte della scelta.

Allora torniamo alla domanda principale: cosa facciamo?

Vogliamo davvero un accordo globale credibile?
Vogliamo che la transizione energetica non sia una parola, ma una direzione?
Vogliamo mettere al centro equità, responsabilità e scienza?

Se sì, allora:

👉 dobbiamo essere più coraggiosi;
👉 dobbiamo smettere di rimandare;
👉 dobbiamo pretendere scelte chiare, non slogan;
👉 dobbiamo agire a livello politico, aziendale, personale.

Non per essere “più verdi”.
Non per moda.
Non per brand.

Ma perché la scienza ci dice cosa fare.
E la politica deve ascoltarla.
E noi dobbiamo pretendere che lo faccia.

Il futuro non si negozia.
Si costruisce.
Adesso.

Share

Related posts

Luglio 25, 2025

Una Ai sostenibile: le nuove opportunità tecnologiche e le sfide personali


Read more
Luglio 9, 2025

Le sfide delle nuove generazioni e gli scarti dell’Antropocene


Read more
Giugno 18, 2025

LA SOSTENIBILITA’ COME CRITERIO DI SCELTA PER LE VACANZE DEGLI ITALIANI


Read more
LOGO-LUINETTI_NERO1

Sede Operativa:

Piazza De Gasperi, 32 21047 Saronno (Varese, IT) 

+39 02 0996 6739

info@luinetti.it

 

  • Home
  • Chi Siamo
    • Sostenibilità
    • Luinetti Academy
  • Servizi
    • Acustica
    • Sicurezza
    • Energetica
    • Ambiente
    • Antincendio
  • Bilancio di Sostenibilità
  • ESG
    • Multiutility
    • Settore Immobiliare
    • General Contractors
  • News
  • Contattaci
© Luinetti. it Srl 2022 Sede Legale: Piazza de gasperi 32 – 21047 Saronno (VA)- Italia

P.IVA e C.F. 03749000125 - SDI: SUBM70N - daniele.luinetti@ingpec.eu- Privacy Policy - Cookie Policy

Ascolta ESG radio